La danzatrice propone al pubblico di mettersi in relazione con una pianta; presume che il primo passo verso il cambiamento ecologico sia l’attenzione e la sintonia con altre forme di vita. Per poter accedere a questo diverso tipo di comunicazione, la danzatrice deve varcare una soglia, deve offrire qualcosa di se stessa, deve sottoporsi a una

danza che contiene delle prove. La danza modella dei paesaggi interiori, emozionali e mentali. Allo stesso tempo le pieghe dell’interno si aprono verso l’esterno: essa rivela il corpo come geografia dell’intero universo. Sullo sfondo, la Fenice, l’uccello che muore e rinasce dalle sue ceneri, implica la ciclicità delle cose. La materia del corpo, tremante e tesa, corporea e sottile, profonda e carnale, si offre alla scena. Poi, allo spettatore. Poi alla terra, all’aria, all’acqua, al fuoco. Tra finzione e verità, tra gioco e realtà, tra vita e scena, i confini sono stranamente sfumati. Attraversiamo la superficie e sfioriamo il paradosso del rito.

 

danza Luna Paese

musiche Daniele Guaschino

collaborazione artistica Mandoline Whittlesey

sguardo esterno Joao Costa Espinho

diffusione Marine Rehm

ringraziamenti Claire Filmon, Sveva Scognamiglio

produzione DANCEME (PERYPEZYE URBANE) con il sostegno del MiBac /

residenze Point Ephemere, Trois C-L Luxembourg, Studio CND Pantin


Venerdì 18 ottobre

ore 21:00, presso Casa del Teatro

danza


 

LUNA PAESE sviluppa lavori interdisciplinari dal 2009. Di tanto in tanto scrive anche canzoni suggerite dai suoi sogni. Originariamente musicista, ha studiato pianoforte classico al Conservatorio. Si è poi formata in danza classica e contemporanea e si è diplomata in nouveau cirque presso la Scuola A.G. Garrone di Bologna.E’ laureata in psicologia all’Università La Sapienza di Roma e ha conseguito un Master in danza all’Università di Paris 8.  Per due anni ha partecipato alla formazione coreografica Transforme diretta da Myriam Gourfink (Royaumont Foundation). È anche operatrice shiatsu. Nel 2014 ha ottenuto una borsa di ricerca dalla Maison Baron – Ginevra; ha partecipato in seguito al laboratorio di ricerca con Yvonne Rainer e Andrea Kleine presso la Fondazione Ratti. Collabora come danzatrice/performer con Alexandre Da Silva, Margot Dorléans, Thibaud Le Maguer, Leila Gaudin, Daniele Albanese/Cie Stalker, João Costa Espinho, Gérald Kurdian, Claire Filmon e Sarah Swenson per la ripresa delle danze di Simone Forti, Effetto Larsen, Lucia Latour/Altroteatro, Sistemi Dinamici Altamente Instabili Ha lavorato in casa di riposo con laboratori di movimento. Attualmente insegna improvvisazione e danza a bambini dai 3 ai 12 anni. E’ dottoranda presso l’EPHE (antropologia, scienze religiose) e l’Università degli Studi di Torino (danza) con una ricerca sul rituale in danza.

www.lunapaese.com