giovedì 9 settembre // 18:00 @ Villa Emaldi // Faenza

(in caso di maltempo, rimandata a martedì 21 settembre)

 

passeggiata immersiva, restoring performance, danza, bosco

 

Quando faccio silenzio 

diretto da Paola Ponti / Compagnia Iris 

interpreti Lisa Silvagni, Kate Pilbeam, Valentina Amadei, Tatiana Zapata, Roberta Galassini, Emanuela Bandini, Valentina Moretti, Silvia Lippi, Patrizia Filippi, Barbara Specchia, Noemi Montanari 

musica Armand Amar 

Quando faccio silenzio, ascolto. 

In questo evento, della durata di due ore, il pubblico è invitato a non parlare, a disperdersi, ad ascoltare, a prendere un tempo per sé. 

I partecipanti saranno condotti ai margini di un piccolo bosco, entro il quale ci si addentrerà individualmente, iniziando così un viaggio personale, solitario, indipendente, accompagnati da spunti di osservazione, ascolto,  raccolta, riflessione, e da un appuntamento finale preciso. 

Potranno esserci incontri, momenti di pausa, e visioni all’interno di questo bosco. 

Il ritorno al contatto con la natura in questo momento pare essere particolarmente urgente, ma di quale “natura”  parliamo? Di quale “natura” abbiamo bisogno? Cosa succede se invece di entrare in quello spazio per prendere  qualcosa, o per chiedere qualcosa, o per lasciare qualcosa, ci mettiamo prima ad ascoltare? 

 

La visione di cura all’interno di questo lavoro 

Cura è una parola resistente, che non ha cambiato il suo significato negli ultimi ventiquattro secoli. Ha a che fare con il prestare attenzione, il guardare, all’interno di una temporalità. Questa esperienza è pensata come una cura,  innanzitutto a partire dalla sua componente temporale: abbiamo scelto un tempo abbastanza dilatato, per poter  permettere in maniera autentica al corpo di adattarsi al tempo del bosco. E’ un invito a prendersi il tempo per sé,  per fare spazio, per lasciarsi attraversare. 

 

LUOGHI
Villa Emaldi // Prato, bosco, campo, filari // Via Firenze 238 // Faenza

 

DURATA

2 ore

Equipaggiamento necessario: abiti comodi e scarpe da ginnastica, un piccolo telo per sedersi o sdraiarsi a terra, antizanzare, acqua, spuntino 

 

INFO E BIGLIETTERIA

Intero 15 €

Ridotto 8 € (ragazzi/e 10-25, over 65, allievi/e e insegnanti scuole di danza)

Spettacolo incluso nel pacchetto “Ascolti in Villa” 

 

PER ACQUISTARE IL BIGLIETTO accedi alla piattaforma Eventbrite

PER INFO scrivere a prenotazioniwamfestival@gmail.com

 

 

Compagnia IRIS è un’associazione che si occupa di produzione, formazione e organizzazione di eventi legati alla  danza contemporanea, il teatrodanza, l’ antropologia, l’educazione e la cura attraverso il movimento. L’Associazione Iris si propone quale scopo quello di accrescere e migliorare la formazione fisica, pedagogica e  culturale degli individui e delle comunità, incentivando e promuovendo le conoscenze, gli approfondimenti e le  espressioni motorie, culturali, pedagogiche, artistiche di ogni genere. 

L’attività dell’associazione si esplica quindi, tra le altre, nelle seguenti attività: 

-studio, documentazione, ricerca e produzione nell’ambito della pedagogia, della danza, del teatro, del cinema e  del video, della drammaturgia, della musica, delle arti figurative, di ogni genere di espressione artistica, in  particolare delle discipline motorie; 

-organizzazione ed allestimento di corsi di formazione, di aggiornamento, di consulenze, di seminari, di spettacoli,  di conferenze, dibattiti e pubbliche relazioni a scopo didattico e divulgativo in ordine a temi e ambiti culturali,  pedagogici, artistici e motori;

-sviluppo diretto o in collaborazione con Istituti ed Enti Culturali (di iscrizione e di formazione nazionale o straniera) di progetti di ricerca, di produzione, di studio e di assistenza tecnica; 

-organizzazione di manifestazioni di ogni genere (culturali, ricreative, educative e didattiche) o inserimento in  iniziative da altri organizzate, purché coerenti con gli scopi dell’Associazione. 

Le attività dell’associazione si svolgono in diversi luoghi (scuole, ospedali, spazi urbani, etc.). Iris è Valentina Caggio e Paola Ponti.

 

foto di Mattia Pasini